PROGETTO
Il progetto Codex 4D include e interconnette più approcci disciplinari all’insegna di una metodologia globale finalizzata ad incrementare la conoscenza del codice antico, considerandone gli aspetti materici e intangibili, visibili e invisibili, storico artistici e diagnostici.
Esula dalla semplice digitalizzazione dei contenuti del codice e punta sulla concezione di nuovi modelli narrativi e di rappresentazione virtuale, di strumenti di indagine e visualizzazione scientifica, con linguaggi diversificati e gradi di complessità, per i vari contesti d’uso.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
- Creare un’esperienza multidisciplinare con il manoscritto
- “Aumentare” la percezione del manoscritto come oggetto multidimensionale, tramite ambienti di realtà virtuale
- Integrare e mappare sul modello 3D informazioni nel campo del visibile (RGB) e dell’invisibile (IR)
- Caratterizzare semanticamente il modello 4D e annotarlo
- Promuovere la ricerca nel campo della User Experience (utilità, usabilità, accessibilità e apprendimento cognitivo)
- Implementare il modello 4D su una Web App aperta ed editabile
- Spingere la comunicazione scientifica verso linguaggi che sappiano suscitare emozione e motivare il pubblico alla conoscenza
- Migliorare i processi di interazione e condivisione tra i team di ricerca
Vengono presentate le metodologie adottate per lo studio dei contenuti, dei materiali, delle tecniche esecutive e dello stato di conservazione del codice antico, attraverso indagini non invasive. Tali metodi derivano dalle competenze e dalle tecniche sviluppate in tanti anni da un gruppo di ricerca interdisciplinare.
Vengono indicati gli strumenti hardware e software utilizzati per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati.
Gli elementi costruttivi principali, i principi di funzionamento, il tipo di segnale in input e la codifica dell’output, le caratteristiche qualitative del dato.
Viene presentato il gruppo di ricerca del CNR ISPC e dell’Università di Tor Vergata: storici dell’arte, codicologi, paleografi, fisici, biologi, chimici, informatici, modellatori, esperti di comunicazione del beni culturali.
Vengono anche presentate le biblioteche partner.