CODEX CASANATENSE Ms. 1889
In viaggio con il Codex Casanatense
Fin dai primi decenni del XV secolo i navigatori e mercanti portoghesi avevano navigato lungo le coste africane e si erano spinti al largo dell’Atlantico, un oceano relativamente sconosciuto.
Nel 1497 Vasco da Gama raggiunse l’India via mare, doppiando il punto che poi si sarebbe chiamato Capo di Buona Speranza. Nel 1498 sbarcò a Calicut, in India. Per la prima volta navi europee raggiungevano l’Oceano Indiano, fino a quel momento frequentato solo da navigatori e mercanti asiatici.
Fu l’inizio di un impero portoghese in Asia che ebbe lunga durata. Fu l’inizio di una lunga e ricca serie di imprese commerciali e di dispute e scontri con le altre potenze europee – in particolare la Spagna – per la spartizione delle terre e delle isole.
Fu l’inizio dell’incontro tra Occidente e Oriente.
L’Oriente con le sue spezie e le sue genti
A metà del XVI secolo, l’Impero portoghese inviava in Asia ogni anno almeno quindici navi, che tornavano cariche soprattutto di spezie. Pepe, noce moscata, chiodi di garofano, zenzero, macis, canfora e ambra grigia erano le pregiate e costose merci dall’est, cercate dagli europei per essere utilizzate in cucina e come medicinali. La domanda di spezie fu una delle cause principali che portò all’apertura di rotte commerciali marittime verso le Indie: accedere direttamente ai mercati orientali, senza doversi appoggiare alle lente e difficoltose rotte via terra.
Navigatori e mercanti europei raggiungevano l’India e riportavano indietro non solo spezie e merci, ma anche preziose informazioni sulle terre che avevano visitato e sulle persone, i popoli e le culture che avevano incontrato.
Emergono figure di veri e propri “mercanti avventurieri”: nei loro resoconti scritti si mescolano informazioni pratiche sui costi delle merci, note geografiche sui viaggi, e annotazioni storiche, di botanica, sulla fauna locale, antropologiche.
Il racconto dell’Oriente
Il Codex Casanatense, redatto nella prima metà del XVI secolo, non è un resoconto scritto: è un volume che raccoglie tavole illustrate ad acquerello accompagnate da brevi didascalie in portoghese antico.
Non sappiamo con certezza chi abbia disegnato le tavole, né chi le abbia commissionate. Ma sappiamo quello che ci raccontano: le genti incontrate in un viaggio che va dall’Africa orientale alla Cina, i loro costumi, le loro tradizioni, i loro riti.
Era forse uno strumento pratico che doveva aiutare altri navigatori a riconoscere posti e persone una volta sbarcati in Oriente, ma oggi ci racconta com’erano quelle popolazioni e quale fosse lo sguardo di un viaggiatore europeo del XVI secolo verso di esse.
E ci fa viaggiare nel mondo tra le pagine.
IL MONDO TRA
LE PAGINE
La mappa che vedi è ricavata da un atlante della XVI secolo. I luoghi con aree e punti colorati sono alcuni di quelli raccontati nel Codex Casanatense. Cliccando sulle aree colorate potrai scoprire alcune tavole del volume. Per raccontarle, abbiamo utilizzato le parole raccolte da un altro viaggiatore, Giovanni Battista Ramusio (1485-1557) che ha descritto gli stessi luoghi nella sua opera “Delle navigationi et viaggi”, uscito postumo nel 1559. Ramusio raccoglie i resoconti di viaggio e i racconti dei viaggiatori e degli esploratori che nel XVI secolo raggiunsero le terre più lontane allora note o appena scoperte.
